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Che cosa sono i Disaster Recovery Drills

7 aprile 2025

di Redazione

ESG Services - Che cosa sono i Disaster Recovery Drills

Che cosa sono i Disaster Recovery Drills e perché sono fondamentali per la resilienza IT

La continuità operativa è una priorità per ogni organizzazione che si affida a infrastrutture digitali critiche. In questo contesto, i disaster recovery drills rappresentano uno strumento essenziale per testare l’efficacia dei piani di emergenza IT, identificare vulnerabilità e rafforzare la capacità di risposta dell’intera struttura aziendale. Ma cosa sono esattamente questi test e perché dovrebbero far parte integrante della governance tecnologica?

Definizione e obiettivi dei Disaster Recovery Drills

I disaster recovery drills (o DR drills) sono simulazioni controllate che riproducono scenari di guasto o indisponibilità delle risorse IT, al fine di testare le procedure di Disaster Recovery (DR). L’obiettivo principale di questi esercizi è verificare che i processi documentati siano effettivamente eseguibili in tempi utili e che i team coinvolti siano in grado di reagire in modo coordinato ed efficace.

Esistono diverse tipologie di drill, da quelli teorici (tabletop exercises) a test pratici che includono l'attivazione reale di ambienti secondari. Ogni drill deve essere pianificato con attenzione, includendo metriche di valutazione (RTO, RPO, tempi di ripristino effettivi), responsabilità assegnate e scenari realistici coerenti con i rischi identificati.

Perché i DR Drills sono un elemento critico della strategia di Business Continuity

Nel momento in cui si verifica un’interruzione, la differenza tra un’organizzazione resiliente e una vulnerabile è determinata dalla preparazione. I DR drills consentono di:

  • validare le soluzioni tecnologiche scelte per il ripristino dei servizi;
  • identificare colli di bottiglia e inefficienze nei flussi di escalation;
  • rafforzare la collaborazione tra team IT, cybersecurity, operation e management;
  • misurare la capacità dell’organizzazione di rispettare gli SLA di continuità previsti.

In un ambiente multi-cloud o ibrido, dove i sistemi sono sempre più interconnessi e complessi, i test periodici diventano non solo raccomandabili, ma necessari per garantire coerenza e affidabilità dell’intero piano di continuità operativa.

Best practice per l’implementazione di DR Drills efficaci

Per ottenere valore reale dai disaster recovery drills, è essenziale adottare un approccio metodico e iterativo:

  • Pianificazione strutturata: definire gli obiettivi del test, i sistemi coinvolti, le condizioni simulate e i criteri di successo.
  • Coinvolgimento trasversale: includere tutte le figure chiave, anche non tecniche, che dovrebbero agire in caso di emergenza.
  • Documentazione accurata: registrare ogni fase del drill, le tempistiche, gli errori riscontrati e i miglioramenti attuabili.
  • Revisione e miglioramento continuo: trasformare i risultati in azioni correttive e aggiornamenti del piano DR.

I DR drills dovrebbero essere integrati in una roadmap annuale di esercitazioni, affiancati da attività di formazione continua e simulazioni a sorpresa per valutare la prontezza reale dell’organizzazione.

Verificare l’efficacia delle strategie di disaster recovery attraverso simulazioni periodiche è una pratica ormai imprescindibile per aziende che operano in settori regolamentati, ambienti critici o infrastrutture complesse.

Redazione

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